Il Garante per la privacy ha da poco approvato il nuovo Codice di condotta per le imprese che operano nel settore del credito e delle informazioni commerciali.
Il nuovo documento, proposto dall’Ancic, aggiorna a sostituisce il vecchio Codice deontologico sulle informazioni commerciali (che rimarrà comunque in vigore fino al 19 settembre 2019) aiutando le imprese del settore ad adeguarsi al Gdpr in materia di protezione dei dati personali e alla normativa italiana, modificata a fine 2018.
Nel nuovo codice trova concreta applicazione il principio di responsabilizzazione (la cosiddetta accountability), fortemente sostenuto nel Gdpr.
Novità significative si avranno in tema di maggiore tutela dei soggetti censiti: le società che offrono informazioni sull’affidabilità commerciale di imprenditori e manager, infatti, potranno trattare i dati personali dei soggetti censiti senza richiederne il consenso – basandosi sul legittimo interesse – ma dovranno garantire maggiori tutele agli interessati, informandoli correttamente sui trattamenti effettuati e garantendo loro il pieno esercizio dei diritti previsti dalla normativa.
I fornitori dei dati, essi dovranno adottare “misure tecniche, informatiche, procedurali, fisiche e organizzative utili a prevenire o minimizzare i rischi di distruzione, perdita, modifica e divulgazione non autorizzata o di accesso ai dati personali”. Inoltre dovranno impegnarsi a rispettare le linee guida e le best practices adottate dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) o da altre autorità di settore competenti, e dovranno designare, quando previsto, un responsabile per la protezione dei dati.
Infine, il nuovo Codice di condotta prevede la formazione di un organismo di monitoraggio (Odm) esterno all’Ancic e composto “da soggetti scelti secondo i criteri di onorabilità, autonomia, indipendenza e professionalità previsti dal Regolamento Ue e dettagliati nelle Linee guida europee recentemente approvate in via definitiva”. Tale organismo ha il compito di verificare l’osservanza del Codice di condotta da parte delle imprese aderenti e di gestire la risoluzione dei reclami.
Nel sottolineare l’importanza del nuovo codice, l’Autorità ha ricordato che “il suo rispetto potrà servire alle imprese a dimostrare la conformità alla normativa del trattamento dei dati personali da esse effettuato”.
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