La crisi rilancia la domanda di credito
Dai dati Crif emerge una crescita del 24% nel numero di richieste. Balzo analogo per l’importo medio, a 81mila euro
Difficoltà crescenti. Crescenti richieste di credito.
I timori della pandemia e l’incertezza causata dalla seconda ondata dei contagi, che ha caratterizzato l’ultima parte dell’anno appena concluso, hanno fatto registrare nell’ultimo trimestre 2020 una crescita pari a +9,5% del numero di richieste di credito presentate dalle imprese italiane rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
L’incremento totale annuo rispetto al 2019 è pari a +24,5%, consolidando una dinamica positiva rafforzatasi nel corso del 2020 dopo che il primo trimestre si era aperto con un segno negativo (-14,7%).
In termini assoluti, si tratta della migliore performance fatta registrare dal comparto negli ultimi 7 anni.È il quadro che emerge dalle elaborazioni di Crif sulla base del patrimonio informativo di Eurisc. «Il rallentamento del ciclo economico indotto dell’emergenza sanitaria Coronavirus – commenta Simone Capecchi, Executive Director di Crif – ha fortemente condizionato nell’ultimo anno l’andamento dei flussi di cassa delle imprese e quindi anche la dinamica delle richieste di credito. Come emerso da una recente ricerca di Crif Ratings, quasi la metà delle imprese italiane si è trovata ad affrontare lo shock causato dalla pandemia partendo da situazioni di liquidità già delicate. Il 38% delle aziende si caratterizzava per una disponibilità di cassa in grado di coprire meno del 50% dei debiti finanziari a breve termine in scadenza, cui si aggiunge un ulteriore 8% di imprese senza particolari margini di manovra. Peraltro, le imprese maggiormente in difficoltà si concentrano tipicamente nei settori più ciclici ed esposti alle dinamiche dei consumi, che non a caso sono anche quelli più colpiti dalla pandemia».
Le imprese individuali, che rappresentano la componente preponderante del tessuto imprenditoriale domestico, nel 2020 aumentano le proprie richieste del 27,5%, mentre le società di capitali segnano un incremento del +22,6% rispetto al 2019.
Altro dato significativo riguarda l’importo medio richiesto, che nel 2020 si attesta a 80.941 Euro (+22,7% rispetto al 2019) nell’aggregato di società di capitali e ditte individuali. In linea con l’anno scorso, anche per il 2020 un terzo delle richieste totali ha riguardato importi inferiori ai 5.000 Euro, in virtù del peso delle richieste presentate da parte delle imprese di piccola e piccolissima dimensione.
Per le società di capitali l’importo mediamente richiesto è pari a 112.688 Euro (+26,0% rispetto al 2019) contro i 29.834 Euro richiesti delle imprese individuali (+5,1%).
Per quanto riguarda le imprese individuali, il peso delle richieste di finanziamento con importo inferiore ai 10.000 Euro rappresenta quasi la metà del totale (47,7%), a conferma di come le micro imprese tendano a rivolgersi agli istituti di credito per importi di piccolo taglio, spesso per far fronte ad esigenze di liquidità. Per le società di capitali, invece, più della metà delle richieste (il 50,5% del totale, per la precisione) vede un importo superiore ai 20.000 Euro.
FONTE: ilsole24ore