Cosa succede se non si va a ritirare una raccomandata?
Spesso si crede che non accettare una raccomandata o non rispondere al postino che suona il citofono possa evitare problemi legali come multe, cartelle esattoriali, accertamenti dell'Agenzia delle Entrate, decreti ingiuntivi e atti giudiziari non ricevuti e non ritirati all'ufficio postale. Ma questa credenza è del tutto sbagliata. Se così fosse, sarebbe facile eludere i propri doveri. In realtà, quando una raccomandata non viene ritirata, essa si presume comunque conosciuta ed esplica i suoi effetti legali, come la scadenza dei termini per opporsi o l'avvio delle azioni esecutive. Tuttavia, esistono dei tempi precisi oltre i quali questi effetti si producono, e prima della loro scadenza è possibile "ravvedersi" e ritirare l'atto. Vediamo quindi più nel dettaglio cosa succede se non si va a ritirare una raccomandata e quali sono i rischi, le responsabilità e le conseguenze per il destinatario.
Per quanto riguarda una raccomandata, anche se non viene ritirata, essa è comunque considerata valida e produce tutti i suoi effetti. La legge presume che la busta sia stata consegnata al destinatario e da questi conosciuta. L'invio di una raccomandata alla residenza del destinatario costituisce infatti una notifica legale ai sensi di legge. Pertanto, non ritirare una raccomandata può comportare solo conseguenze pregiudizievoli, poiché l'interessato, non conoscendone il contenuto, non potrà difendersi né saprà a quali conseguenze sta per andare incontro.
Dopo il tentativo di consegna della raccomandata, se il destinatario si rifiuta di ritirarla, il postino lo segna sulla busta stessa e la invia al mittente. La raccomandata si considera come consegnata correttamente ed esplica i suoi effetti. Se il destinatario non è presente al momento della consegna e non ci sono altri conviventi in casa disposti a ritirare la busta per conto del destinatario, il postino lascerà un avviso nella cassetta postale per informarlo del tentativo di consegna e della possibilità di ritirare la raccomandata presso l'ufficio postale entro 30 giorni.
La raccomandata non viene inserita nella cassetta, ma viene custodita presso l'ufficio postale più vicino, dove rimarrà in giacenza per 30 giorni affinché il destinatario o un suo delegato la ritiri. Trascorso tale termine, la raccomandata torna al mittente con la dicitura "compiuta giacenza". Dopo la compiuta giacenza, la raccomandata produce i suoi effetti legali e il mittente ha la prova del "ricevimento" dell'atto e della sua consegna.